- By andrea
- Pubblicato 6 anni fa
A più di un anno dall’introduzione dell’etichetta energetica per apparecchi del freddo professionali (Regolamento UE 2015/1094), Topten ha realizzato uno studio per valutare il grado di conformità delle dichiarazioni di prodotto rispetto alle nuove regole comunitarie. Lo studio ha considerato le dichiarazione di 1914 prodotti con risultati piuttosto sorprendenti.
- Il 56% dei prodotti valutati ancora non mostra la classe di efficienza energetica del prodotto;
- Considerato che nel 2016 la percentuali di prodotti che non mostravano la classe di efficienza energetica era del 58%, il miglioramento della conformità dei prodotti rimane estremamente limitato;
- È difficile valutare quale categoria di refrigeratore sia un modello professionale: la definizione lascia troppo spazio all’interpretazione.
Lo studio mostra anche che dal 2016:
- Tre modelli hanno già raggiunto la classe A+;
- Si denota un incremento dalla classe D alla classe C. La percentuale di modelli in classe C è passata dal 23% al 35%;
- Parallelamente, l’Indice di Efficienza Energetica medio è passato dal 63% al 59%.
Questi risultati mostrano sia come la sorveglianza del mercato sia quantomai necessaria, sia che esistono dei punti deboli nel Regolamento che devono essere affrontati nella prossima revisione.
Adattamento del Regolamento al mercato B2B
I requisiti della dichiarazione di prodotto scaricabile da internet sono stati formulati senza tenere in considerazione le differenze fondamentali tra i mercati B2C (Business to Consumer) e B2B (Business to Business).
Ambiguità del Regolamento
L’ambito del Regolamento deve essere chiarito meglio sia per evitare lo sfruttamento alcune “scappatoie”, sia per facilitare il compito ai produttori, visto che non è sempre chiaro quali siano i prodotti che richiedono l’etichetta energetica.
Maggiori informazioni